È un abbraccio di solidarietà e di affetto quello che si è visto ieri, mercoledì 13 settembre, nel Cortile antico di Palazzo del Bo alla prima proiezione pubblica di Diretta, il cortometraggio realizzato per sensibilizzare sul tema delle cure palliative pediatriche.
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Un tutto esaurito, segno della grande attenzione che si può e si deve attirare su questa branca della medicina pediatrica. Tra il pubblico, indizio di un’attenzione trasversale, non solo cittadini ma anche molte autorità istituzionali, come il sindaco di Padova, Sergio Giordani e il prefetto Francesco Messina. Ospiti, in quest’occasione e per un motivo più che particolare, dell’Università di Padova, è la rettrice Daniela Mapelli a prendere la parola prima dell’inizio della proiezione: “Il tema che affrontiamo in questa occasione è importantissimo – spiega la rettrice – e per questo motivo con l’associazione La Migliore Vita Possibile abbiamo firmato una convenzione per aiutarla nel suo scopo”. La convenzione prevede un aiuto fattivo in vari aspetti, a partire da quello della comunicazione degli scopi fino alla nascita di una cattedra – la prima in Italia – dedicata all’insegnamento delle cure palliative pediatriche.
Dopo la proiezione, è il presidente di La Migliore Vita Possibile a prendere la parola: “Quando abbiamo istituito l’associazione – spiega Giuseppe Zaccaria – sapevamo di avere di fronte una duplice sfida. Da una parte quella di sensibilizzare su una tematica difficile come quella delle cure palliative pediatriche, sfatando, innanzitutto, una falsa credenza: negli hospice pediatrici non si arriva per il fine vita. Sono luoghi, invece, di affetto e di cura per tutti quei bambini con malattie rare e non ancora guaribili”. Il secondo obiettivo è quello di sostenere l’Hospice pediatrico di Padova: “La struttura – prosegue Zaccaria – vive ormai in una sede troppo angusta per soddisfare le esigenze e il diritto alla vita migliore possibile”.
Il progetto del nuovo Hospice sarà ultimato entro la fine del mese e, infine, donato alla Regione del Veneto e all’Azienda ospedale-Università di Padova. “Il ministero della Salute – conclude il presidente dell’associazione – ha finanziato 10 dei 15 milioni previsti per coprire i costi dell’opera. Per raggiungere l’obiettivo della raccolta di fondi rimanente, mi appello a voi: sono certo che la sinergia tra pubblico e privato che da sempre caratterizza la città di Padova saprà aiutarci”.
C’è stato lo spazio anche per le considerazioni della dottoressa che da anni ha puntato tutta la sua carriera sulle cure palliative pediatriche: si tratta di Franca Benini, direttrice e anima dell’UOC Hospice pediatrico di Padova.
Benini punta a ricordare l’importanza dell’innovazione medico-scientifica e tecnologica per permettere ai giovani pazienti di superare quello che la loro malattia determina: “Sono emozionata se penso da dove siamo partiti e a dove siamo arrivati – dice – le cure palliative pediatriche sono la parte più nuova della pediatria che risponde alla domanda ‘si può vivere bene con una malattia non ancora guaribile?’”. La risposta è nel vedere la vita di tutte le giovani e i giovani “che assistiamo a domicilio e non solo, quotidianamente”.
D’altra parte, Hospice racchiude in sé la radice di ospitalità: rendere ancora più ospitale questa struttura pediatrica è compito di tutti noi.