Il distretto 108 Ta3 dei Lions International a sostegno de La miglior vita possibile per la sensibilizzazione sul tema delle cure palliative pediatriche e per la realizzazione del nuovo Centro regionale per le cure palliative e terapia del dolore pediatriche – Hospice pediatrico di Padova.
L’accordo è stato firmato oggi – 20 ottobre 2023 – durante una conferenza stampa al Caffè Pedrocchi di Padova.
“La miglior vita possibile – spiega il suo presidente Giuseppe Zaccaria – nasce con due intenti: sensibilizzare sul tema delle cure palliative pediatriche e supportare l’Hospice pediatrico in modo da migliorare il più possibile la qualità della vita delle e dei pazienti colpiti da malattie non ancora guaribili” L’incontro e la collaborazione “di due ONP – prosegue Zaccaria – è un segnale forte per la sinergia tra pubblico e privato a beneficio della società e dei giovani affetti da queste patologie”.
“Siamo al servizio di un mondo nel bisogno – ricorda il governatore del distretto 108 Ta3 dei Lions, Giorgio Brigato – aderire come associazione al progetto e al lavoro dell’associazione La migliore vita possibile è una missione nel solco della nostra vocazione”.
Sempre appassionate e concrete sono state le parole della professoressa Franca Benini, direttrice dell’Hospice pediatrico di Padova: “Quando abbiamo iniziato – 20 anni fa – a lavorare a questo progetto, sapevamo di quanto fosse indispensabile questa tipologia di assistenza”. Con 310 pazienti in assistenza domiciliare, “l’Hospice pediatrico – prosegue Benini – è come una sorta di ospedale liquido, la nuova sede è necessaria per dare un centro operativo all’avanguardia e per creare quegli spazi dedicati alla formazione e a un modello assistenziale che vorrei raggiungere: prendere in carico non solo i giovani pazienti ma l’intera famiglia in un sistema socio-assistenziale complesso”.
Il dottor Stefano Bellon, in chiusura di conferenza, ricorda come siano 35mila, in Italia, i bambini colpiti da malattie non ancora guaribili: “Circa il 10-15% di questi – spiega – è in grado di accedere agli hospice. Si tratta di una percentuale ancora troppo bassa, anche se in crescita da quando – anni fa – era ferma al 5-8%. Tutto questo ci fa capire come sia necessario lavorare ancora di più su questi temi”.